IL RUMORE DEL MARE
E’ un respiro,
un singulto
sincopato d’attesa
fossilizzato in braccia tese.
Come un amante
di amore eterno e rassegnato,
mi incanta
con il suo affanno triste.
Mai rassegnato mi urla
il suo ardore,
la fisicità violenta
dell’abbraccio
che anelo
ma sfuggo.
Il rumore del mare
compagna
ed è rammento
nel fondo
del cervello primordiale
di insostituibile amante,
di vita e di morte,
di inevitabile giustizia.
E’ risacca
di pulito,
di perdono
e di garanzia
della nostra eterna
purezza.