domenica 26 aprile 2009

Il mare




IL RUMORE DEL MARE

E’ un respiro,

un singulto

sincopato d’attesa

fossilizzato in braccia tese.

Come un amante

di amore eterno e rassegnato,

mi incanta

con il suo affanno triste.

Mai rassegnato mi urla

il suo ardore,

la fisicità violenta

dell’abbraccio

che anelo

ma sfuggo.

Il rumore del mare

compagna

ed è rammento

nel fondo

del cervello primordiale

di insostituibile amante,

di vita e di morte,

di inevitabile giustizia.

E’ risacca

di pulito,

di perdono

e di garanzia

della nostra eterna

purezza.












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