sabato 1 gennaio 2011

Omaggio alla grande Monica Vitti

 

Monica Vitti 









Il timbro della sua voce roca, i suoi occhi impenetrabili e le sue battute hanno reso Monica Vitti, all’anagrafe Maria Luisa Ceciarielli, inconfondibile.
l suo vero nome è Maria Luisa Ceciarelli. L’esordio nel cinema avviene nel 1958 in un film di Mario Amendola al fianco dell’allora più nota Sandra Mondaini: Le dritte (un’apparizione in Adriana Lecouvreur di Salvini è del 1955). Al grande cinema arriva però nel 1960 con la tetralogia di Michelangelo Antonioni: L’avventura (1960), La notte (1961), L’eclisse (1962), Deserto Rosso (1964). Ed arriva proprio con L’avventura il primo riconoscimento: una nomination come migliore attrice straniera al British Academy Awards nel 1961.
La Vitti si era diplomata nel 1953 all’Accademia di Arte Drammatica e le sue prime apparizioni nel mondo dello spettacolo avvengono in teatro dove con la compagnia di Sergio Tofano interpreta Il cane bassotto del signor Bonaventura. L’esperienza con Michelangelo Antonioni la rende famosa e grazie anche agli studi fatti cresce immensamente di profilo artistico diventando presto una delle più apprezzate attrici italiane.
Dal cinema impegnato passa alla commedia e, da attrice completa, si scopre interprete capace di calarsi anche in ruoli comici, come avviene in Ti ho sposata per allegria del 1967 di Luciano Salce, nella Ragazza con la pistola (1968) di Mario Monicelli (per questo film le viene attribuito il Premio San Sebastian come migliore attrice protagonista nel 1968), Il dramma della gelosia (1970) di Ettore Scola accanto ad uno straordinario Marcello Mastroianni.
Diretta un po’ da tutti i grandi maestri del cinema nel 1974 viene chiamata da Luis Bunuel ad interpretare la signora Foucauld in Il fantasma della libertà.
Moltissimi gli altri film che la vedono protagonista, oltre cinquanta, ma Monica Vitti entra nel cuore degli italiani anche grazie alla televisione che frequenta intensamente. Nel 1956 partecipa allo sceneggiato tv diretto da Anton Giulio Majano L’Alfiere, poi il suo esordio nel leggero televisivocon Calindri partecipando al Signore delle ventuno (1962) per la regia di Enzo Trapani, Canzonissima con Vittorio Gassman (ospite fissa) nel 1972, nel 1985 è ideatrice oltre che conduttrice di una serie di appuntamenti sul cinema Passione Mia.
Autrice di due soggetti cinematografici (Flirt, 1983; Francesca è mia, 1986), ha al suo attivo anche una regia nel 1989 Scandalo segreto con Elliot Gould e lei stessa come protagonisti. Nel 1995 le viene assegnato il Leone d’Oro al Festival del Cinema di Venezia.





Monica Vitti, gli ottant’anni lontana dai riflettori

«È molto contenta dell’omaggio di Cinecittà e del Festival di Roma ma trascorreremo il giorno del suo compleanno, il 3 novembre, in casa, da soli». Lo afferma il marito di Monica Vitti, Roberto Russo, a “Il Messaggero”, ribadendo così il riserbo in cui l’attrice vive da una decina di anni per le sue condizioni di salute, senza più apparizioni pubbliche. Proprio nel giorno del suo ottantesimo compleanno sarà presentato all’Auditorium di Roma il libro «La dolce Vitti», pubblicato da Cinecittà Luce, ma né Monica ne suo marito ci saranno: «Da molti anni abbiamo scelto di vivere lontano dai riflettori», sottolinea Russo. «Per questa ragione -prosegue- non sono andato nemmeno a Cannes nel 2009, quando il presidente Gilles Jacob decise di realizzare il poster del Festival utilizzando un’inquadratura di Monica nell’Avventura: un’iniziativa che pure aveva riempito mia moglie di orgoglio»
Il 3 Novembre 2011, l’anno scorso, l’attrice  ha compiuto 80 anni.
Per festeggiare il suo compleanno Cinecittà e il Festival Internazionale del Cinema di Roma hanno deciso di omaggiarla con proiezioni, mostre fotografiche e libri.
Presso l’Auditorium Parco della Musica, le curatrici, Anna De Marchi e Antonella Felicioni, hanno raccolto delle immagini dell’Archivio fotografico della Cineteca Nazionale del Centro Sperimentale di Cinematografia che mostrano tutti i diversi tipi di donna interpretati dall’attrice e hanno intitolato la mostra “Monica e il cinema. L’avventura di una grande attrice”.
Naturalmente l’attrice non era presente ai vari omaggi a causa della malattia che la costringe a casa. Suo marito Robero Russo ha fatto sapere che trascorreranno “Il giorno del suo compleanno, il 3 novembre, in casa, da soli. Da molti anni abbiamo scelto di vivere lontano dai riflettori”.
Una delle più grandi attrici del panorama cinematografico italiano, l’interprete di grandi film quali “L’avventura” di Antonioni, “Polvere di stelle” e “La ragazza con la pistola” di Monicelli.
Maria Luisa Ceciarelli, in arte Monica Vitti, arrivò al successo grazie al celebre regista Michelangelo Antonioni, con cui ebbe una relazione che durò 10 anni. Sin dall’inizio si è cimentata in ruoli impegnati che le permisero di farsi conoscere al grande pubblico, ma soprattutto alla critica. Ricordiamo tra i suoi film  “La notte” (1961), “L’eclisse” (1962) e “Deserto rosso” (1964). L’apice della carriera arriva con Mario Monicelli diventando così una grande attrice capace di far ridere con intelligenza. “Il segreto della mia comicità? La ribellione di fronte all’angoscia, alla tristezza, alla malinconia della vita”.
Il Festival del Film di Roma – Gli ultimi anni della sua vita sono trascorsi in silenzio e, per festeggiare il compleanno dell’attrice, il Festival Internazionale del Cinema di Roma ha promosso in suo omaggio una mostra fotografica, la presentazione di un libro e la proiezione di alcuni dei suoi film. Un’attrice dunque brillante, comica, ma molto tormentata, che adesso vive lontano dai riflettori, “accudita” dal suo compagno, il fotografo Roberto Russo, sposato nel 2000.





















Felice Anno Nuovo 2011

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